Crema gallurese o palle di neve?


Crema gallurese

Mia nonna le chiama Palle di neve e nei doverosi pranzi domenicali in cui si riuniva l’intera famiglia le presentava in un’ampia terrina, una portata centrale dalla quale faceva le porzioni del dolce direttamente in tavola.

Questa è un’ottima idea per riutilizzare gli albumi che altrimenti andrebbero sprecati.Il dolce è fatto di tre parti.

Per prima cosa si devono preparare le palle di neve:

Montate a neve 6 albumi, fatevi aiutare da un pizzico di sale e dalle fruste elettriche. Devono essere molto spumosi.
Mettete in un pentolino largo, tre dita di latte e fate intiepidire.

Con un cucchiaio create delle palle con gli albumi montati a neve e girateli nel latte caldo finché non diventano compatti. Toglieteli dal latte e metteteli da parte.

Preparate una crema pasticcera classica: 

500 ml di latte (compreso quello che avete usato per le palle di neve)
6 tuorli d’uovo
50 gr di farina 00
1 baccello di vaniglia
scorze di limone tagliate grosse
150 gr di zucchero

Mettete sul fuoco il latte con la vaniglia e lasciate intiepidire per un paio di minuti.
A parte amalgamate i tuorli e lo zucchero, aiutandovi con una goccia di latte messa da parte.

Togliete il baccello di vaniglia dal latte tiepido, aggiungete l’amalgama di uova e zucchero e girate lentamente. Aggiungete le scorze di limone e togliete dal fuoco non appena la crema ha raggiunto la giusta consistenza.

La parte croccante del dolce: il caramello.
Potete fare come fa mia nonna, mettere la crema in una terrina e poggiare sopra le palle di neve, oppure creare una porzione per ogni commensale.

Dopo aver disposto crema e palle di neve, fate sciogliere nel pentolino un po’ di zucchero e quando è ancora ben liquido versatelo sulla crema e lasciate raffreddare.

Il nostro consiglio è quello di realizzare una crema chantilly, aggiungendo semplicemente un po’ di panna montata per dolci alla crema pasticcera classica.
Renderà il sapore più delicato al palato.

5 risposte a "Crema gallurese o palle di neve?"

  1. ciao!!!!
    questa sera abbiamo invitato a a cena dei nostri amici per la cena gallurese dopo il rientro in Valtellina. ci saranno i PULILGIONI fatti a mano e stavamo proprio cercando le famose palle di neve ….
    finalmente abbiamo trovato proprio la ricetta originale di zia Giovanna!!!
    grazie Federica

    siamo molto contenti 🙂
    Birba & Camilla

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  2. Tanti anni fa in vacanza nella Gallura, in spiaggia sento questa signora che parlava di palle di neve con una sua vicina. Palle di neve in agosto, pensai poi capii che si tratta a di una ricetta per dolci. M’incuriosii e chiesi se gentilmente mi poetsse passare la ricetta anche a me e con un sorriso la donna mi diede la ricetta che provai il giorno dopo. Purtroppo non mi riusci perche’ leggendo ora, la ricetta dice di mettere le palline in “latte tiepido” io invece le misi nel latte appena bollito e le palline si sciolsero tutte! Non ci riprovai piu’. Oggi per caso pensavo a quella donna che mi aveva dato la ricetta delle palle di neve e con mia sorpresa le trovai proprio su questo sito e vi sono molto grata. Allora il mio sbaglio e’ stato quello di mettere gli albumi montati a neve nel latte ancora bollente vero? Vorrei verificare questo. Ringrazio tanto e spero di ritornare ancora in Sardegna.
    Un Italiana a Londra.

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    1. Grazie Gemma per il suo commento… si le palle di neve devono essere messe nel latte caldo, ma non bollente e soprattutto gli albumi devono essere montati bene. Ci riprovi perchè il risultato ne varrà la pena!
      Se avrà bisogno di altri consigli saremo lieti di aiutarla !:-)

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